"Ritratto di gentiluomo " olio su tela attribuibile a Bartolomeo Nazari (Clusone 1693-Milano 1758). Si formò a Bergamo presso Vittore Ghislandi (fra' Galgario),poi andò a Venezia e Roma dove fu allievo di Angelo Trevisani, Francesco Trevisani e Benedetto Luti. Fu uno dei più abili e ricercati ritrattisti del periodo tardo barocco e non solo tra la nobiltà veneziana, aveva aperto un fiorente laboratorio a Venezia, e bergamasca, ma dalle più importanti personalità italiane ed europee, fra cui l'imperatore Carlo VII nel 1744. Gli elementi principali che caratterizzano i suoi ritratti riguardano l'impostazione dei suoi effigiati, il colore ricco di sfumature e la capacità sua di rendere, con grande realismo, la fisionomia e le caratteristiche psicologiche dei personaggi effigiati. Tutte queste particolarità sono riscontrabili nel nostro dipinto ed a conferma di tutto questo, basta confrontarlo con il dipinto raffigurante il suo "autoritratto " della collezione Molinari Pradelli, dove la posa di 3/4,il modo in cui è dipinto l'abito e lo sguardo del personaggio, sono molto similari. Il nostro dipinto, di estrema finezza pittorica, faceva parte degli arredi del Castello di Pomerio dove fu acquistato alla fine degli anni '70 del secolo scorso, è in prima tela e praticamente esente da restauri ed è databile tra il 1730-50. Il telaio è stato sostituito, probabilmente, nel 1922. Cornice dorata impero. Misure tela 68x57, con cornice 90x78