David de Coninck (Anversa 1636– Bruxelles 1699 ?), 1670-80 c.a, probabilmente a Roma . Importante olio su tela firmato in originale. Selvaggina in un paesaggio boschivo nel parco di un castello nei pressi di una fontana. Un pavone, un pappagallo, un tacchino, colombi, lepri oche e un porcellino d’India. Provenienza: prestigiosa collezione privata europea. In ottime condizioni di conservazione con contenuto e circoscritto restauro di tipo conservativo a regola d'arte . Foderato nel XIX° secolo. Tela cm 63,5 x 49. Con cornice cm. 66 x 52
Il dipinto in esame è caratteristico dell’artista fiammingo che influenzò un’intera generazione di naturamortisti francesi, italiani e dei Paesi Bassi. Il dipinto mostra un parco con vari animali esotici e non – un pavone, un tacchino, lepri , un porcellino d’India e delle oche. Un dipinto dalla composizione analoga è stato battuto all’asta il 7 luglio 2005 presso Sotheby’s Londra (lotto numero 128) ; un'altra opera simile il 29.1.2015, Sotheby's New York.
David de Coninck fu allievo di Pieter Boel e probabilmente anche di Jan Fyt. Nel 1663 fu ammesso a far parte della gilda di San Luca ad Anversa come maestro. Nel 1670, facendo tappa in Baviera, a Vienna e a Venezia, raggiunse Roma dove si stabilì a vivere. A Roma nel 1686 divenne membro dell’Accademia , poco prima di far ritorno ad Anversa nel 1687. Nel 1699 si trasferì poi a Bruxelles e nel 1701 fu ammesso nella gilda locale come maestro e quindi a Parigi . Le sue nature morte con frutti e selvaggina, le sue scene di caccia e i quadri di animali presentano di solito tonalità calde e piene, e si orientano alle composizioni di Jan Fyt, grande pittore fiammingo. Non è noto quando e come sia morto. Raramente firmava i suoi lavori, che sono generalmente di alta qualità e di stile simile alle opere di Boel, Fyt e anche Frans Snijders con i quali è spesso confuso. Quest'opera firmata in originale è anche per questo motivo particolarmente preziosa e rara. Il lavoro di de Coninck influenzò altri artisti in Italia come Baldassare De Caro, Giovanni Crivelli (denominato ' il Crivellino'), Nicola Malinconico, Franz Werner von Tamm e Jacob Xavier Vermoelen. Opere simili di quest'autore conservate al Museo del Palazzo Reale di Genova al musée Fesch di Ajaccio, al Musée des Beaux-Arts de Nantes, al museo delle belle arti di Gent, Belgio al Victoria art Gallery di Bath, Regno Unito alla National Gallery di Londra al Rijksmuseum di Amsterdam, al museo delle belle arti di Gand (Belgio) ed altri.
Letteratura: L. Laureati, David de Coninck in "La natura morta in Italia", pag. 802 - 807. Puyvelde van Leo, La peinture flamande a Rome
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